Il settore multifamiliare in Irlanda si scrollerà di dosso la pandemia, in un altro anno di robusta attività transazionale

 

theretailrealestate-journal by Retailtrend.it (26 gennaio 2021) – I consulenti immobiliari CBRE Ireland hanno pubblicato oggi i dati sul volume degli investimenti residenziali registrati in Irlanda per l’intero anno 2020, come parte del Rapporto Residential Investment MarketView Q4 2020.

Secondo i consulenti immobiliari, 544 milioni di euro di attività transazionale sono stati registrati nel mercato irlandese durante il quarto trimestre del 2020, portando gli investimenti totali nel corso del 2020 a poco più di 1,75 miliardi di euro.

Sebbene gli investimenti residenziali annuali siano diminuiti del 27% rispetto al 2019, rappresentano un risultato estremamente robusto, date le difficili condizioni di mercato sperimentate nel 2020.

RIEPILOGO DEL RAPPORTO

  • Il quarto trimestre del 2020 ha visto un totale di 544 milioni di euro di transazioni, avvenute nel mercato irlandese, per investimenti residenziali, portando la spesa complessiva per l’anno a 1,75 miliardi di euro. Sebbene gli investimenti residenziali annuali siano diminuiti del 27% rispetto al 2019, rappresentano un risultato estremamente robusto date le difficili condizioni di mercato sperimentate nel 2020.
  • Il settore residenziale ha rappresentato il 43% del totale degli investimenti immobiliari commerciali nel mercato irlandese nel quarto trimestre e ha rappresentato il 48% di tutti gli investimenti per l’intero anno 2020. Questo è il primo anno in cui il settore residenziale ha rappresentato la percentuale maggiore di investimenti in Irlanda, eclissando sia gli uffici (37%) che quelli industriali e logistici (7,5%). Gli investimenti residenziali hanno rappresentato solo il 33% della spesa nel 2019, mentre gli investimenti negli uffici hanno rappresentato il 51%.
  • Un totale di 14 transazioni completate nel quarto trimestre, portando il numero totale di contratti residenziali a 36 nel 2020. Ciò ha rappresentato una diminuzione del 25% rispetto alle 48 transazioni completate nel 2019.
  • Un totale di sei operazioni superiori a 100 milioni di euro completate durante l’anno, due di queste si sono verificate nel quarto trimestre. Questo è stato un calo marginale. Altri 6 transazioni nella fascia tra 50 e 100 milioni di euro è stato completato nel corso del 2020, con due di queste, nell’ultimo trimestre dell’anno.

  • La stragrande maggioranza delle attività nel 2020 si è verificata a Dublino (+97%) con la periferia sud come distretto dominante, per il secondo anno consecutivo, che ha rappresentato il 31% di tutti gli investimenti su Dublino. oltre il 18% dell’attività transazionale del 2020 si è verificata nella periferia nord con il 13% a Dublino 1/3/7.
  • Le transazioni forward-commit hanno rappresentato il 54% della spesa in investimenti residenziali nel 2020, con un aumento del 47% rispetto al 2019. Solo il 32% delle operazioni rimanenti comprendeva operazioni di azioni pubbliche mentre il 14% delle transazioni era riservato.
  • Le recenti transazioni, in particolare le operazioni forward-commit, hanno visto i proprietari esistenti aumentare le loro partecipazioni, portando il numero totale di unità residenziali di proprietà istituzionale in Irlanda a più di 15.550 alla fine del quarto trimestre.
  • I rendimenti primari per le opportunità di investimento plurifamiliare nel mercato irlandese sono rimasti fermi al 3,75% fino al 2020. Il settore ha mostrato le sue tanto decantate caratteristiche difensive in quanto la riscossione degli affitti e l’occupazione nei regimi di medio livello in particolare sono rimaste molto robuste fino al 2020. Il prodotto rimane forte in tutta Europa con l’Irlanda vista relativamente attraente date le sue forti condizioni economiche e demografiche a lungo termine. Si prevede che i rendimenti rimarranno stabili fino al 2021.

“Un forte trimestre finale ha aiutato il mercato degli investimenti residenziali a godere di un 2020 estremamente robusto – ha commentato Colin Richardson, Senior Analyst presso CBRE Research & Consultancy – con le restrizioni di viaggio che rendono difficile per gli investitori internazionali visualizzare i prodotti e concludere accordi, il livello di attività transazionale nel mercato irlandese è rimasto elevato. Il settore multifamiliare continua ad evolversi in Irlanda e la pipeline di fornitura di prodotti implica che questo livello di attività verrà mantenuto fino al 2021. La domanda da parte di investitori europei e gobali di investimenti residenziali irlandesi rimane forte con un numero di grandi istituzioni che circondano il mercato. L’aumento degli investimenti in prodotti di edilizia sociale sostenuti dallo Statosarà la tendenza chiave a cui prestare attenzione nel prossimo anno”.

  • Si è registrato un aumento dei posti vacanti nella fascia più alta del mercato degli affitti residenziali a Dublino. Ciò era comprensibile considerando il volume di proprietà in affitto a breve termine divenute sfitte a seguito della cessazione dei viaggi di affari e turistici lo scorso anno e il numero di lavoratori e studenti delle città che si sono trasferiti durante il lockdown. Il mercato suburbano è andato molto meglio con una forte domanda e una forte richiesta di leasing a schemi di medio livello.
  • Con il settore multifamiliare che si è evoluto dalla sua fase embrionale in Irlanda, si prevede di vedere una forte domanda continua da parte degli investitori per il prodotto nel corso del 2021.
  • L’altra tendenza chiave da notare è l’emergere della domanda da parte degli investitori istituzionali di prodotti affittati a lungo termine alle autorità locali o agli enti approvati per l’edilizia abitativa, che si prevede attireranno prezzi favorevoli. Si prevede un aumento del reddito da rendita per gli investitori alla ricerca di opportunità di investimento nell’edilizia sociale nel 2021.
  • I rendimenti “prime” sono rimasti stabili al 3,75% fino al 2020. Nonostante il difficile contesto economico, le caratteristiche difensive del settore residenzialw, tra cui la robusta raccolta degli affitti e l’occupazione in molti dei programmi multifamiliari di medio livello, hanno visto una tenuta dei prezzi. E’ stata costantemente mantenuta una guida stabile al 3,75%, anche durante la pandemia. Si prevede che i rendimenti rimarranno stabili fino al 2021.
  • Sebbene gli affitti di Dublino siano diminuiti a marzo e aprile, all’inizio della pandemia, da allora sono rimbalzati per rimanere sostanzialmente invariati su base annua. I sussidi salariali statali hanno contribuito a sostenere il mercato degli affitti in generale fino al 2020. Degno di nota è anche il profilo professionale degli affittuari nei principali schemi multifamiliari di Dublino, in particolare nei sobborghi, che costituiscono un’ampia corte di unità di proprietà istituzionale, poichè questo era un altro fattore nel 2020 di stabilità dei prezzi di affitto e offrirà supporto al mercato fino al 2021.